Comunicare nel Settore della Salute: Evita le Sanzioni e Proteggi la Tua Reputazione


Comunicare nel Settore della Salute: Evita le Sanzioni e Proteggi la Tua Reputazione
Se lavori nel settore sanitario, sai quanto sia importante costruire un rapporto di fiducia con i tuoi pazienti. Ma c’è un aspetto della tua attività che potrebbe mettere tutto a rischio senza che tu te ne accorga: la tua comunicazione.
Una comunicazione sbagliata può costarti caro. Non parlo solo di soldi – anche se le sanzioni possono essere molto salate – ma di qualcosa di più prezioso: la tua credibilità.
Ecco perché è fondamentale sapere come comunicare, quali regole seguire e cosa evitare per proteggere te stesso e la tua reputazione.
Parlare ai pazienti non è come fare pubblicità in altri settori. Non puoi affidarti a slogan accattivanti o promesse roboanti. Quando comunichi, stai informando il paziente su servizi, trattamenti e competenze, ma devi farlo in modo etico, professionale e, soprattutto, conforme alla legge.
Le regole sono chiare:
- No alle promesse irrealistiche: Non puoi garantire risultati certi o miracolosi.
- No ai contenuti promozionali: La comunicazione deve essere informativa, non pubblicitaria.
- Sì alla trasparenza: Ogni informazione deve essere basata su evidenze scientifiche e facilmente comprensibile.
Questi principi non sono solo consigli. Sono la base per proteggere il paziente e la tua professione.
Perché Affidarsi a un’Agenzia Non Specializzata nella Salute È un Rischio?
Immagina di aver investito in una campagna pubblicitaria per il tuo studio. Sei entusiasta, le richieste iniziano ad arrivare… e poi, una mattina, ti ritrovi con una sanzione da migliaia di euro. Non è un’ipotesi remota: è successo.
Il caso dello studio odontoiatrico sanzionato per 12.000 euro (poi ridotti a 8.000): Uno studio odontoiatrico ha pubblicato annunci con immagini “prima e dopo” e promesse di risultati estetici garantiti. Sembrava una campagna innocua. Non per il regolatore che l’ha giudicata come pubblicità ingannevole. La multa iniziale è stata di 12.000 euro, successivamente ridotta a 8.000.
Questo episodio dimostra quanto sia rischioso affidarsi a chi non conosce le regole specifiche del settore sanitario. Non basta saper creare una campagna accattivante; serve una conoscenza approfondita delle normative.
Ma chi ha il compito di controllare e sanzionare queste violazioni?
L’Antitrust (AGCM): Sanziona le comunicazioni ingannevoli o scorrette ai sensi del Codice del Consumo.
Le commissioni disciplinari degli Ordini: Intervengono quando la comunicazione viola il codice deontologico, con provvedimenti che possono arrivare fino alla radiazione dall’albo.
Se non rispetti le regole, non è solo una questione di multe: rischi di compromettere la tua carriera.
Come Si È Evoluta la Normativa?
Negli ultimi anni, le leggi sulla comunicazione sanitaria sono diventate sempre più stringenti, per proteggere i pazienti da informazioni fuorvianti.
Decreto Bersani (2006): Ha introdotto la possibilità di fare pubblicità informativa, a patto che sia chiara, veritiera e non ingannevole.
Legge di Bilancio 2019 (nota anche come Legge Boldi): Ha rafforzato i limiti, vietando ogni forma di promozione suggestiva. Ora puoi parlare solo di:
Linee guida degli Ordini Professionali: Ogni Ordine ha introdotto regole più dettagliate per adattare la normativa alle peculiarità della professione.
Questa evoluzione normativa richiede ai professionisti di essere sempre aggiornati e di agire con la massima cautela.
Il Ruolo delle Commissioni Disciplinari
Le commissioni disciplinari sono l’organo interno degli Ordini professionali incaricato di vigilare sul rispetto delle regole deontologiche. Quando si parla di comunicazione sanitaria, il loro compito è:
Indagare su segnalazioni di violazioni: Possono intervenire anche su campagne apparentemente innocue.
Applicare sanzioni disciplinari: Dal richiamo ufficiale alla sospensione, fino alla radiazione dall’albo.
Tutelare la dignità della professione: Ogni comunicazione non conforme danneggia non solo il singolo professionista, ma l’intera categoria.
Ecco perché non puoi permetterti di sottovalutare il loro ruolo.
Ogni professione ha regole specifiche. Ecco alcune differenze fondamentali:
Odontoiatri: Vietato l’uso di immagini “prima e dopo” e promesse di risultati garantiti.
Psicologi: Non possono garantire successi terapeutici certi o utilizzare un linguaggio che suggerisca soluzioni rapide e definitive.
Fisioterapisti: Devono attenersi strettamente alle evidenze scientifiche, evitando di promuovere trattamenti non riconosciuti ufficialmente.
Conoscere le regole del proprio albo è essenziale per evitare errori che potrebbero costare caro.
Puoi Promuoverti Senza Paura?
Sì, è possibile. La chiave è una comunicazione trasparente, conforme e basata sui valori della tua professione. Così non solo eviterai problemi legali, ma rafforzerai la tua reputazione, distinguendoti in un settore dove la fiducia è tutto.
Promuoversi nel settore sanitario è possibile, ma devi farlo nel modo giusto. Ecco alcune regole da seguire:
Focalizzati sull’informazione: Parla dei tuoi servizi in modo chiaro, senza slogan promozionali.
Rispetta le normative: Conosci il Decreto Bersani, la Legge Boldi e le linee guida del tuo Ordine.
Affidati a esperti: Lavora con professionisti della comunicazione sanitaria che conoscono le regole e sanno come valorizzarti.
Punta sulla trasparenza: Titoli, specializzazioni e approccio professionale: questo è ciò che ispira fiducia nei pazienti.
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Fonti:
- Linee guida FNOMCeO, CNOP, AIFI
- Decreto Bersani (Decreto Legge 4 luglio 2006, n. 223)
- Legge di Bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n. 145)
- Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005)
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